L’Europa vuole stabilire una soglia di stipendio (dignitosa) sotto la quale non si possa andare

Nel mese di dicembre 2021 il Consiglio Europeo ha dato il via libera all’avvio formale dei negoziati per l’introduzione del salario minimo europeo.
Cos’è il salario minimo?
Il salario minimo stabilisce una soglia sotto la quale i datori di lavoro non possono scendere per stabilire la retribuzione dei lavoratori. Soglia che deve però essere dignitosa, deve cioè poter permettere ai lavoratori di affrontare almeno le spese quotidiane senza difficoltà.
Salario minimo Europeo
L’Unione Europea non ha stabilito un livello di salario minimo, ma ha avviato una proposta per garantire una somma adeguata a tutti i lavoratori europei.
Obiettivi del salario minimo europeo
- Promuovere livelli di retribuzione minima legale che possano migliorare le condizioni dei lavoratori e garantire loro di poter condurre una vita dignitosa
- Stabilire una contrattazione collettiva per garantire di poter accedere al salario minimo
- Contrastare il dumping (sbilanciamento) salariale, cioè garantire una retribuzione minima uniforme in tutta l’Unione Europea per non svalutare lo stipendio dei lavoratori che percepiscono lo stipendio in un paese diverso da quello in cui si trova l’azienda per la quale lavorano (lavoratori delocalizzati).
- Contrastare la povertà: l’Europarlamento ha dichiarato che su 10 lavoratori a salario minimo, nel 2018, quasi 7 si sono trovati in difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Ciò ha fatto emergere un altro campanello d’allarme: il 10% dei lavoratori europei risulta a rischio povertà.
Se vuoi approfondire, continua la lettura
Cos’è il Dumping salariale?
Il Dumping salariale (sbilanciamento salariale) è una pratica collegata a strategie di delocalizzazione (impiego di forza lavoro all’estero) che permettono al datore di lavoro di tagliare i costi di gestione del personale, aumentando così i guadagni della sua attività.
In pratica, lo stipendio del lavoratore viene spostato su un mercato (estero) che garantisce all’azienda un costo del lavoro molto più basso rispetto al paese di provenienza.
In questo modo, lo stipendio del lavoratore viene di fatto svalutato.
Per avere un’idea più chiara l’ Eurostat riporta un esempio preciso di come cambia la retribuzione da paese a paese: all’interno dell’Unione Europea il costo orario di un lavoratore (retribuzioni, compensi in denaro e in natura, contributi sociali a carico del datore di lavoro, costi della formazione professionale e altre spese) passa dai 6,5 euro della Bulgaria ai 45,8 euro della Danimarca.
Come salvaguardare la proposta di un salario minimo europeo?
- I Paesi membri devono rafforzare e promuovere la proposta di legge europea
- Devono adeguare il salario minimo, con regolarità e tempestività secondo regole stabilite
- Massima attenzione ai controlli per l’accesso effettivo al salario minimo e sanzioni ai datori di lavoro irrispettosi
- Sarà richiesto ai paesi membri di riferire ogni due anni alla Commissione informazioni sul tasso di copertura della proposta sul salario minimo, sul suo livello e sulla quota di lavoratori coperti.
Quante tipologie di salario minimo esistono in Europa?
All’interno dell’Unione Europea esistono 2 tipologie di salario minimo:
- Il salario minimo legale, regolato da leggi formali e statuti come il diritto costituzionale art. 36 (per il cui salario deve essere sufficiente e proporzionato);
- Il salario minimo determinato da contratti collettivi, (cioè gli accordi tra sindacati e datori di lavoro), attualmente esistente nei 6 paesi che non hanno una legge vera e propria, tra cui l’Italia.
Dove esiste attualmente il salario minimo in Europa e a quanto ammonta?
In 22 paesi dell’Ue, dal salario minimo più basso a quello più alto:
- Bulgaria (332);
- Ungheria (442);
- Romania (458);
- Lettonia (500);
- Croazia (563);
- Cechia (579);
- Estonia (584);
- Polonia (614);
- Slovacchia (623);
- Lituania (642);
- Grecia (758);
- Portogallo (776 );
- Malta (785);
- Slovenia (1024);
- Spagna (1108);
- Francia (1555),
- Germania (1614),
- Belgio (1626);
- Olanda (1685);
- Irlanda (1724);
- Lussemburgo (2202).
Quali sono i 6 paesi europei sprovvisti di una legge sul salario minimo?
- Italia;
- Svezia;
- Finlandia;
- Danimarca;
- Austria;
- In parte Cipro, perché c’è una legge ma solo per alcune categorie di lavoratori.
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